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martedì 20 novembre 2012

Anche l'ass. Monte Alto per il progetto «Bufo bufo Basso Sebino»


Fonte: Bresciaoggi, martedì 20 novembre 2012 – PROVINCIA – Pagina 26

ISEO. A Clusane i volontari del progetto Bufo Bufo mettono in campo i rimedi per proteggere i rospi dal cemento
Torce, barriere ed erba bassa:
«armi» contro la strage anfibia
Giuseppe Zani
In due mesi uccisi settanta animali: sono però cinquecento quelli salvati L´urbanizzazione di «Campo Verde» è prevista nell´area delle migrazioni
La zona di Clusane in cui sorgeranno i mini-alloggi del
villaggio «Campo Verde»: zona di migrazione dei rospi

«Perdite zero»: è il risultato che si prefigge di ottenere il progetto «Bufo bufo Basso Sebino» a partire dal 2013. Hanno contribuito ad elaborarlo alcuni di coloro che la scorsa primavera, a Clusane, hanno aiutato i rospi ad attraversare la trafficatissima strada Iseo-Paratico, in primis Alberto Gatti, iscritto 
all´associazione Monte Alto di Corte Franca, poi Lilia Dossi e Francesco Econimo, rispettivamente responsabile e coordinatore del Servizio di vigilanza ecologica della Comunità montana sebina.

NON È IL SOLO OBIETTIVO che il progetto si propone di centrare. Non meno importante è quello di riuscire a coinvolgere le scuole e gli abitanti del circondario. Il salvataggio dei rospi sul posto, infatti, sarà preceduto da una serie di interventi in classe e dalla distribuzione ai residenti di informazioni di facile lettura. Inoltre, a margine dell´area di 45mila metri quadri su cui la società «Costa verde» è autorizzata a costruire un villaggio turistico di 48 alloggi - area che è l´ultimo approdo a lago di questi anfibi -, sarà posata una bacheca divulgativa a beneficio dei fruitori della pista ciclopedonale che corre proprio lì. In quel tratto di strada, coincidente con il fronte di migrazione dei rospi, è previsto che, già a gennaio, l´erba delle cunette sia falciata per aumentare a tempo opportuno la visibilità degli animali in transito.
Sempre lì, nel periodo delle migrazioni, sia di andata che di ritorno, solitamente da marzo a maggio, saranno installate delle barriere in materiale plastico per bloccare i rospi quando la strada non sarà presidiata. Il progetto contempla inoltre che i raccoglitori di anfibi siano dotati di torce elettriche idonee e protetti ai due capi del campo di raccolta da veicoli della Comunità montana coi lampeggianti accesi. Infine, l´acquisto di un anemometro e di un igrometro servirà a registrare, insieme a un termometro, le condizioni meteo.
«Saremo costantemente presenti - scrivono gli estensori del progetto -, nel caso che parta 
l´urbanizzazione prevista proprio nel punto di maggior afflusso dei rospi, controllando da vicino che non impedisca la normale migrazione».
Quest´anno, dal 4 marzo al 6 maggio, i maschi di rospo aiutati sono stati 362, le femmine 138, i morti sull´asfalto 71. Urge incrementare i soggetti salvati. Scomparsa questa colonia, il sud del lago rimarrebbe senza anfibi.
Qui l'articolo in pdf


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